Nel quadro degli incentivi destinati al settore educativo, il Governo prosegue le iniziative riguardanti il sostegno economico alle famiglie.
Tra le misure più discusse figura il Bonus Scuola, un voucher che può arrivare fino a 1.500 euro per studente, pensato per alleggerire le spese scolastiche, ma con accesso limitato e condizioni specifiche. Parallelamente, alcune regioni hanno già attivato propri programmi di sostegno, come la Dote Scuola in Lombardia, che offre diverse tipologie di contributi per l’anno scolastico 2025/2026.
Il Bonus Scuola è stato proposto da senatori di Forza Italia e Noi Moderati, che hanno avanzato una richiesta di stanziamento pari a 20 milioni di euro per aiutare le famiglie con figli in età scolastica, soprattutto nelle scuole medie e superiori. Il bonus può arrivare fino a 1.500 euro per ogni studente e, per le famiglie con più figli, può essere cumulato fino a un massimo di 5.000 euro.
Tuttavia, l’accesso al bonus è attualmente riservato agli studenti delle scuole paritarie, escludendo quindi quelli delle scuole pubbliche. Questa scelta ha generato una forte controversia all’interno del Governo, dato che le scuole pubbliche spesso manifestano un fabbisogno maggiore di fondi statali. Ad oggi, il bonus non è stato ancora approvato ufficialmente e potrebbe subire modifiche sostanziali prima della sua eventuale entrata in vigore.
Nonostante ciò, alcune regioni come il Veneto e l’Emilia Romagna hanno già implementato proprie forme di sostegno, prevedendo contributi per l’iscrizione e la frequenza scolastica destinati sia agli studenti delle scuole pubbliche che paritarie. Queste iniziative regionali tengono conto dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) delle famiglie, richiedendo una spesa minima di 200 euro per accedere ai contributi. Inoltre, sono state stanziate risorse specifiche per studenti con disabilità, con fondi maggiori e contributi supplementari per ore di sostegno.
La Dote Scuola in Lombardia: un modello regionale di supporto
In Lombardia, la politica di sostegno denominata Dote Scuola rappresenta un esempio concreto di aiuto economico strutturato per studenti dai 3 ai 21 anni. La programmazione per l’anno scolastico 2025/2026 è stata confermata con la delibera n. 3970/2025 e prevede quattro componenti distinte:
- Materiale didattico: contributi per l’acquisto di libri, strumenti tecnologici e materiali scolastici per studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, sia statali che paritarie.
- Disabilità: sostegno alle scuole per coprire i costi del personale docente impegnato nel supporto didattico agli studenti con disabilità, valido per scuole paritarie dell’infanzia, primarie e secondarie.
- Merito: premi destinati a studenti con risultati eccellenti, come una media di almeno nove nelle terze e quarte classi delle scuole superiori o il conseguimento dell’esame di Stato con il massimo dei voti.
- Buono Scuola: contributo per le famiglie degli studenti iscritti a scuole primarie e secondarie, pubbliche o paritarie, che prevedono una retta di iscrizione e frequenza.
Per l’anno scolastico 2025/2026, il bando per la componente Buono Scuola è aperto dal 4 novembre al 11 dicembre 2025. Le domande devono essere presentate esclusivamente online tramite la piattaforma Bandi e Servizi, previa autenticazione con SPID, CIE o CNS. L’accesso è riservato agli studenti residenti in Lombardia con un valore ISEE non superiore a 40.000 euro e che frequentano scuole con sede in Lombardia o nelle regioni confinanti, purché rientrino quotidianamente alla propria residenza.
L’importo complessivo stanziato per la Dote Scuola ammonta a 24 milioni di euro e rappresenta una sovvenzione a fondo perduto che non costituisce aiuto di Stato. Le famiglie potranno così beneficiare di un supporto concreto per sostenere le spese scolastiche, in particolare quelle legate alle rette delle scuole paritarie e ai materiali didattici.

Aspetti fiscali correlati: chi sono i familiari a carico?(www.spazioeco.it)
Un aspetto fondamentale per accedere a molti benefici fiscali e contributivi legati all’istruzione è la corretta definizione dei familiari fiscalmente a carico nelle dichiarazioni dei redditi. Ai fini del modello 730/2025, sono considerati fiscalmente a carico i familiari che nel 2024 hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, mentre per i figli di età non superiore a 24 anni il limite è di 4.000 euro.
Sono considerati a carico anche i coniugi non legalmente separati, i figli adottivi o affidati, nonché altri familiari conviventi o comunque assistiti con assegni alimentari. Questi criteri sono fondamentali per determinare il diritto a detrazioni fiscali e altre agevolazioni, spesso correlate ai bonus e contributi destinati al sostegno scolastico.
Il Bonus Scuola: caratteristiche e criticità(www.spazioeco.it) 








