Con il primo freddo tornano i riscaldamenti, ma anche un nemico invisibile: la polvere che si accumula e si disperde nell’aria.
Quando arriva l’autunno e le temperature iniziano a calare, c’è un gesto che accomuna milioni di famiglie: riaccendere i termosifoni. Quel calore diffuso che torna a circolare negli ambienti porta con sé una sensazione di comfort, ma anche una fastidiosa conseguenza che molti sottovalutano: la polvere. Invisibile, leggera, ma capace di depositarsi ovunque, la polvere che si accumula nei radiatori durante i mesi estivi viene sollevata dal flusso d’aria calda, finendo in sospensione e rendendo l’aria più pesante da respirare.
Il fenomeno è particolarmente evidente nei primi giorni di accensione: basta avvicinarsi a un termosifone per percepire quell’odore di “polvere bruciata” che segna il ritorno del riscaldamento. Non è un semplice fastidio olfattivo, è il segnale di un accumulo reale, che con il calore si diffonde in tutta la stanza.
Oltre a peggiorare la qualità dell’aria, questo accumulo influisce anche sull’efficienza energetica: un termosifone sporco disperde più calore e consuma di più. Ecco perché è importante agire prima che l’inverno entri nel vivo.
Perché i termosifoni attirano tanta polvere
Il motivo è fisico e inevitabile. Quando il termosifone si scalda, l’aria calda tende a salire, richiamando dal basso quella più fredda: questo moto continuo crea una sorta di “ciclo” che cattura e trascina le particelle di polvere presenti nell’ambiente. Le alette interne, le fessure e la superficie esterna diventano così un punto di raccolta perfetto per acari e residui.
Con il passare del tempo, anche uno strato sottile di polvere è sufficiente per alterare la diffusione del calore, aumentando i consumi e peggiorando la qualità dell’aria. Ecco perché la pulizia non è un dettaglio, ma un passaggio chiave per mantenere l’impianto efficiente e la casa più salubre.
La prima regola è agire a termosifoni freddi. Un piumino antistatico può essere utile per rimuovere la polvere superficiale, ma per una pulizia profonda serve un aspirapolvere con bocchetta sottile o una spazzola specifica per termosifoni, capace di raggiungere le alette interne.
Chi cerca un metodo rapido può affidarsi al cosiddetto “trucco del phon”: si stende un asciugamano sotto il termosifone e si soffia aria calda tra le fessure, così da far cadere la polvere intrappolata senza disperderla. È un sistema semplice ma sorprendentemente efficace, da ripetere anche più volte durante la stagione.

Perché i termosifoni attirano tanta polvere – spazioeco.it
Un’altra soluzione “green” è il trucco della brocca d’acqua. Basta versare, lentamente, una miscela di acqua calda e sapone di Marsiglia tra le fessure (dopo aver protetto il pavimento con un panno). L’acqua trascina via la polvere, lasciando il termosifone pulito e profumato.
Chi dispone di una scopa a vapore può sfruttarla per igienizzare le superfici esterne e le parti più esposte. Eliminando anche lo sporco più ostinato senza prodotti chimici.
Per ridurre l’accumulo di polvere, è bene evitare di appoggiare panni o vestiti sui termosifoni: il tessuto trattiene l’umidità e favorisce l’adesione delle particelle. Ottimi invece i copricaloriferi filtranti, che trattengono parte della polvere senza ostacolare la circolazione dell’aria.
Infine, mantenere un giusto livello di umidità (intorno al 50%) aiuta a limitare la dispersione di particelle nell’aria. Una vaschetta d’acqua sul termosifone o un piccolo umidificatore possono bastare per migliorare sensibilmente il comfort domestico.
Un termosifone pulito non solo riscalda meglio, ma rende l’ambiente più sano e piacevole. La polvere, una volta rimossa nel modo giusto, resta lontana più a lungo. E ogni volta che accendiamo il riscaldamento, possiamo finalmente godere solo del calore, e non di ciò che vi si nasconde dentro.
Quando accendi il termosifone, attenzione alla polvere: solo così la elimini definitivamente - spazioeco.it 






