I lampadari donano carattere agli ambienti ma richiedono cure precise: come mantenerli lucidi e splendenti senza rovinarli
I lampadari sono tra gli elementi più visibili della casa e, proprio per questo, tendono ad accumulare polvere, sporco e umidità con estrema facilità. Che si tratti di una sospensione moderna o di un chandelier d’altri tempi, una corretta pulizia consente di mantenere la luminosità originale e di prolungarne la durata nel tempo. Prima regola: staccare sempre la corrente prima di intervenire. Poi, spolverare ogni superficie, scegliendo il metodo giusto in base al materiale.
Il primo nemico dei lampadari è la polvere elettrostatica che si attacca a bracci, paralumi e pendenti. A questa si somma l’unto generato dai vapori della cucina, che crea uno strato appiccicoso difficile da rimuovere se trascurato. In bagno si aggiungono calcare e umidità, mentre nei salotti possono comparire macchie di fumo da camino o stufa. Anche gli insetti trovano spesso rifugio all’interno delle coppe in vetro, lasciando residui o aloni.
Per una pulizia efficace serve innanzitutto un panno asciutto o uno spolverino antistatico, come lo Swiffer Duster, ideale per raggiungere le zone più complesse. Poi, a seconda della superficie, si procede con acqua tiepida, sapone neutro e asciugatura immediata. I prodotti abrasivi vanno sempre evitati per non graffiare o rovinare materiali delicati.
Come pulire i lampadari in base al materiale senza rovinarli
I lampadari in metallo come ottone, acciaio, ferro battuto o bronzo vanno trattati con delicatezza. Dopo la polvere, si passa un panno inumidito con acqua tiepida e sapone neutro, asciugando subito per evitare aloni. In presenza di ossidazione, si può usare con cautela succo di limone, ma senza mai impiegare sostanze abrasive.
Per i lampadari in vetro soffiato, l’ideale sarebbe smontarli. Ogni pezzo può essere lavato singolarmente con sapone delicato e asciugato con cura. Se non è possibile rimuovere le parti, si utilizza un panno ben strizzato, seguito da un secondo panno asciutto. Lo stesso vale per i lampadari in cristallo, dove la precisione è fondamentale per evitare macchie di calcare.
I modelli a gocce, decorati con pendenti in cristallo, richiedono ancora più attenzione. Si può spruzzare su un panno una miscela al 50% di acqua distillata e alcol, da passare su ogni goccia. Se smontabili, vanno lavate singolarmente e asciugate bene. La brillantezza dipende dalla pulizia puntuale di ogni dettaglio.

modelli a gocce, decorati con pendenti in cristallo – spazioeco.it
I lampadari in plastica o PVC sono semplici da trattare ma delicati: mai usare alcol o solventi che possono opacizzarne la superficie. Si passa prima un panno asciutto, poi uno inumidito con acqua e sapone, e infine si asciuga bene.
Per i paralumi in tessuto, la polvere si rimuove prima con uno spolverino. Poi si può agire a secco con schiuma per divani, come il prodotto Tappeti e Sofà di Omino Bianco, oppure con una soluzione di acqua tiepida e sapone delicato. Basta un panno morbido, senza sfregare, e un secondo panno per risciacquare. I tessuti sfoderabili si lavano in bacinella, sempre senza acqua calda o centrifuga.
I lampadari in legno, come quelli in quercia o noce, devono essere trattati con panno umido, asciugati subito e mai strofinati. Almeno una volta l’anno, vanno nutriti con olio per legno, come il Splendiwood Ravviva Legno di FILA Solutions, per mantenerli brillanti e protetti.
Prodotti utili per una pulizia efficace e strumenti da evitare
Per ottenere un risultato impeccabile bastano pochi strumenti: panni in microfibra, spolverini elettrostatici e detergenti delicati. I panni Vileda Pro Clean, arricchiti con enzimi naturali, sono ideali sia da asciutti che da umidi. Riducono unto e sporco e si adattano a tutte le superfici, dal metallo al vetro.
Per i lampadari in legno, Splendiwood garantisce una pulizia senza aloni e una finitura perfetta. Basta applicarlo su un panno morbido e passarlo sul legno asciutto. Contro l’unto, soprattutto in cucina, lo sgrassatore Chanteclair al sapone di Marsiglia è una soluzione versatile e delicata. Può essere diluito in acqua per creare una miscela sicura, anche per vetro e plastica.
Per i tessuti non sfoderabili, il più consigliato è Omino Bianco Tappeti e Sofà: la sua schiuma pulisce e neutralizza gli odori senza bagnare troppo. Il prodotto è dotato anche di spazzola integrata, utile per raggiungere gli angoli dei paralumi.
Strumenti da evitare: solventi, candeggina, alcol puro, spugne abrasive e asciugacapelli per l’asciugatura. L’aria forzata può deformare alcuni materiali o causare crepe, soprattutto nel vetro.
Infine, per lampadari molto alti o difficili da raggiungere, meglio usare aste telescopiche con panni intercambiabili. Alcuni piumini, come quelli della linea Swiffer, permettono di catturare polvere in alto senza dover smontare nulla. Preziosi soprattutto per chi ha poco tempo o non può spostare ogni volta i mobili.
Non lo fa nessuno, il segreto per eliminare la polvere dai lampadari senza fatica: saranno come nuovi - spazioeco.it









