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Gli stampi in silicone sono tossici? La risposta che nessuno immagina

stampi silicone malattiaSilicone: fa male? - Spazioeco.it

Uno studio canadese rivela la migrazione di silossani ciclici dagli stampi in silicone durante la cottura: ecco rischi, precauzioni e consigli per un uso sicuro in cucina.

Gli stampi in silicone per il forno sono ormai diffusissimi nelle cucine di tutto il mondo grazie alla loro leggerezza, flessibilità e capacità antiaderente. Tuttavia, un recente studio pubblicato sul Journal of Hazardous Materials ha acceso i riflettori sulla possibile migrazione di sostanze chimiche durante la cottura, sollevando dubbi sulla reale sicurezza di questi utensili.

I rischi nascosti negli stampi in silicone: cosa dice la ricerca canadese

Un team di ricercatori canadesi ha condotto un’indagine approfondita per capire quanto i silossani ciclici, componenti presenti nei materiali siliconici, possano trasferirsi ai cibi o disperdersi nell’aria durante la cottura. Per verificare questo fenomeno, sono stati selezionati 25 stampi comuni, tra cui teglie per muffin e biscotti, che sono stati sottoposti a un test di cottura in laboratorio.

Ogni stampo è stato riempito con una miscela di sabbia e olio, ideata per simulare un impasto ricco di grassi, e cotto per un’ora a 177 °C, temperatura tipica di molte preparazioni da forno. Durante la prova, i ricercatori hanno monitorato anche la qualità dell’aria sopra il forno per individuare eventuali contaminanti volatili. Al termine della cottura, la miscela è stata analizzata per rilevare tracce di sostanze chimiche trasferite dagli stampi.

I risultati hanno evidenziato che gli stampi in silicone rilasciano silossani ciclici durante il riscaldamento. Sono stati identificati 25 tipi diversi di questi composti in quantità variabili da 680 a 4300 microgrammi per grammo di materiale. Gli utensili con superfici maggiori a contatto con il cibo, come quelli per muffin o ciambelle, risultano più attivi nel rilascio. Anche l’aria della cucina non rimane immune: la concentrazione media di silossani volatili ha raggiunto circa 646 microgrammi per metro cubo durante la cottura, con un rapido calo dopo lo spegnimento del forno.

stampi silicone forno

Gli stampi in silicone fanno male? – Spazioeco.it

Gli studiosi hanno sottolineato che, nonostante la presenza di questi composti, gli effetti diretti sulla salute umana non sono ancora del tutto chiari a causa della limitatezza dei dati disponibili. Tuttavia, è importante considerare che i bambini, a causa del loro peso corporeo inferiore, possono assorbire proporzionalmente più sostanze chimiche rispetto agli adulti, aumentando potenzialmente il rischio di esposizione.

Una revisione scientifica pubblicata nel 2024 sul Journal of Applied Toxicology aveva già messo in guardia sulle proprietà di alcuni silossani ciclici, in particolare D4, D5 e D6, evidenziando possibili effetti negativi sul sistema endocrino, nonché sulla funzionalità riproduttiva ed epatica. Questi dati suggeriscono di adottare precauzioni nell’uso degli stampi in silicone senza però generare allarmismi eccessivi.

Gli autori del nuovo studio hanno infatti indicato alcune semplici strategie per minimizzare il rilascio di sostanze chimiche: uno dei metodi più efficaci è la precottura degli stampi, sia vuoti sia con impasti di prova, subito dopo l’acquisto. Inoltre, l’utilizzo frequente degli stampi contribuisce a ridurre drasticamente la quantità di silossani rilasciati: si è registrata una diminuzione di circa il 95% dopo soli tre cicli di cottura, con un’ulteriore riduzione progressiva ad ogni utilizzo successivo.

Un’ulteriore precauzione raccomandata riguarda la ventilazione degli ambienti: mantenere una buona aerazione della cucina durante e dopo la cottura aiuta a limitare la concentrazione di silossani nell’aria e riduce il rischio di inalazione.

Gli stampi in silicone rappresentano ormai un elemento imprescindibile per chi ama cucinare dolci e lievitati in modo semplice e veloce. La loro capacità antiaderente e la resistenza alle alte temperature li rendono strumenti preziosi, ma l’attenzione verso la possibile contaminazione chimica introduce una nuova sfida per consumatori e produttori.

La ricerca canadese contribuisce a una maggiore consapevolezza sulla composizione dei materiali siliconici e sulle possibili interazioni con il cibo, invitando a un utilizzo più informato e responsabile. Seguendo le indicazioni degli esperti, come la precottura e la frequente riutilizzazione, è possibile mantenere elevati standard di sicurezza senza rinunciare ai vantaggi offerti da questi utensili innovativi.

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