Dal bicarbonato al vapore, fino ai prodotti professionali: tutte le soluzioni per riportare le fughe allo splendore originale, senza danneggiare le superfici
Le fughe tra le piastrelle, specialmente nei pavimenti di casa, sono un punto critico della pulizia domestica. Con il tempo tendono a scurirsi, ingiallirsi o macchiarsi, raccogliendo residui di polvere, calcare, muffe o sporco grasso. Questo accade perché i materiali utilizzati per le fughe — generalmente cementizi — sono porosi e assorbono velocemente ogni contaminazione. Capire come intervenire in modo efficace e sicuro è fondamentale non solo per motivi estetici, ma anche per garantire una buona igiene domestica. A seconda del tipo di pavimento e del livello di sporco, esistono soluzioni diverse, dai rimedi casalinghi ai prodotti professionali, passando per le tecnologie a vapore.
Come trattare le fughe in base al materiale del pavimento
Non tutti i pavimenti si comportano allo stesso modo di fronte ai detergenti. Prima di qualsiasi intervento, è bene verificare il tipo di superficie per evitare danni o alterazioni cromatiche.
Il cotto, ad esempio, è molto assorbente e spesso trattato con cere protettive. Le fughe vanno pulite con cautela, evitando che i prodotti per le giunture finiscano sulla superficie. Il vapore si dimostra molto utile, mentre in alternativa si possono usare spazzole a setole medie e detergenti specifici solo per le fughe.
Il marmo è invece particolarmente delicato: tutti i detergenti acidi, compreso l’aceto, sono da evitare. Anche in questo caso, il vapore resta l’opzione migliore. I prodotti devono essere specifici per il marmo, a pH neutro e non aggressivi.

Come trattare le fughe in base al materiale del pavimento – spazioeco.it
Sul gres porcellanato la pulizia è più agevole, ma le fughe possono essere molto strette e difficili da raggiungere. In questo caso il bicarbonato e il vapore si dimostrano efficaci, così come alcuni prodotti tecnici che sbiancano e igienizzano in profondità.
Anche le piastrelle in ceramica si prestano bene alla pulizia, sia con metodi naturali come aceto e bicarbonato, sia con detergenti formulati per uso domestico. In ogni caso, meglio testare i prodotti su un angolo nascosto, per verificare eventuali reazioni chimiche.
Nei bagni, l’umidità costante favorisce l’annerimento delle fughe e la formazione di muffe. Un mix di bicarbonato e acqua ossigenata è spesso sufficiente. Per i casi più ostinati si può usare candeggina diluita, da lasciare agire 10 minuti prima di strofinare e risciacquare.
Bicarbonato, vapore e prodotti specifici: quale metodo scegliere davvero
I rimedi casalinghi offrono una soluzione pratica ed economica per la pulizia delle fughe. Il bicarbonato è il più versatile: mescolato con acqua calda fino a ottenere una pasta densa, può essere applicato direttamente sulle fughe e lasciato agire per circa un’ora. In caso di muffe o fughe molto scure, si può aggiungere aceto bianco, ma solo su superfici non porose. Per i pavimenti più delicati, è meglio evitare acidi e optare per soluzioni neutre.
Il vapore è tra le tecnologie più efficaci. Non solo pulisce in profondità, ma igienizza senza l’uso di agenti chimici, e può essere usato anche su materiali come il marmo. Apparecchi come il Vaporetto Polti o la Steam Plus XXL di Vileda permettono di indirizzare il getto esattamente nelle fughe. Un leggero passaggio con uno spazzolino a setole morbide completa l’operazione, seguito da un panno asciutto per eliminare i residui.
Chi preferisce affidarsi a prodotti professionali, ha diverse opzioni. Il Fuganet di FILA Solutions è un detergente per fughe cementizie che non danneggia le piastrelle, privo di acidi e ipoclorito. Per proteggere e facilitare la pulizia futura, Fugaproof, sempre di FILA, crea una barriera invisibile contro sporco e assorbimento.
Tra le alternative pronte all’uso, il Camp Pulifuga è un detergente concentrato capace di rimuovere annerimenti e muffe anche dalle superfici più difficili come cotto e mosaico.
Infine, per lavorare in modo preciso e senza fatica, è utile dotarsi di strumenti adatti: la spazzola Fuginator, con le sue 38 setole rigide, è pensata proprio per penetrare negli interstizi delle fughe, mentre i guanti Vileda Comfort Extra proteggono le mani in caso di utilizzo di sostanze aggressive o di contatto prolungato con l’acqua.
Il segreto sta nel combinare metodo e costanza: le fughe non devono essere trascurate, perché sono uno dei luoghi preferiti da batteri e muffe. Una pulizia periodica e mirata le mantiene igieniche e visivamente uniformi, evitando anche il rischio di dover ricorrere a costosi interventi di rifacimento.
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