Il dibattito intorno al destino del cibo avanzato sulle navi da crociera è tutt’altro che chiuso: quello che non tutti sanno.
Con l’espansione continua dell’industria crocieristica e l’aumento del numero di passeggeri a bordo, cresce anche la preoccupazione per la gestione degli avanzi alimentari sulle navi da crociera. Il fenomeno dello spreco di cibo in questo contesto presenta sfide peculiari, legate sia alla vastità dell’offerta gastronomica sia alle rigorose normative ambientali che regolano lo smaltimento a bordo.
Tra le compagnie più attive nella ricerca di soluzioni sostenibili si distinguono Costa Crociere e Royal Caribbean, che hanno introdotto innovazioni importanti per ridurre gli sprechi e favorire il recupero delle eccedenze.
La gestione del cibo avanzato sulle navi da crociera: uno sguardo aggiornato
Il problema dello spreco alimentare a bordo delle navi da crociera si origina principalmente dal modello “all you can eat” adottato da molte compagnie, che spinge i passeggeri a servirsi abbondantemente, spesso oltre la propria capacità di consumo.
Questo meccanismo genera ogni giorno grandi quantità di cibo non consumato, la cui destinazione finale è spesso poco conosciuta dal pubblico. Recenti indagini e testimonianze confermano che in molte situazioni gli avanzi vengono smaltiti in mare o uniti ai rifiuti solidi, una pratica che suscita preoccupazioni ambientali e critiche da parte di associazioni ambientaliste e consumatori.

Quello che pochi sanno – spazioeco.it
Tuttavia, non tutte le compagnie crocieristiche seguono questo modello di smaltimento. Costa Crociere, ad esempio, ha intensificato la collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare per implementare un sistema di recupero delle eccedenze alimentari prodotte a bordo. Attraverso questo progetto, il cibo non consumato ma ancora idoneo al consumo viene donato a enti caritativi che supportano persone in condizioni di difficoltà, trasformando così un problema in un’opportunità sociale.
Tecnologie e innovazioni per la riduzione degli sprechi
Royal Caribbean ha adottato un approccio tecnologico innovativo, sviluppando una piattaforma digitale basata sull’intelligenza artificiale che permette di ottimizzare la gestione delle scorte alimentari. Il sistema analizza i dati storici dei consumi per prevedere con precisione le quantità necessarie, contribuendo a ridurre gli avanzi fino al 50%.
Questo esempio di digitalizzazione testimonia come la tecnologia possa essere un alleato fondamentale nella lotta allo spreco e nella promozione di pratiche più sostenibili in un settore complesso come quello delle crociere.
L’adozione di queste soluzioni rappresenta un passo avanti significativo rispetto alle pratiche meno virtuose del passato, ma resta ancora molto da fare per uniformare gli standard e garantire una gestione più responsabile del cibo.
Il ruolo attivo dei passeggeri nella lotta allo spreco alimentare
Non solo le compagnie ma anche i passeggeri hanno una responsabilità fondamentale nel contenimento dello spreco a bordo. Le compagnie crocieristiche stanno infatti promuovendo campagne di sensibilizzazione per educare i viaggiatori a un consumo consapevole: prendere solo ciò che si è sicuri di consumare, evitando di riempire il piatto senza criterio, è un gesto semplice ma efficace per ridurre gli avanzi.
Questa nuova cultura del rispetto per il cibo mira a coinvolgere direttamente ogni passeggero nella salvaguardia dell’ambiente e nella lotta contro lo spreco alimentare, contribuendo a rendere le crociere non solo un’esperienza di svago, ma anche un’occasione per adottare comportamenti responsabili.

 Che fine fa il cibo avanzato nei buffet delle navi da crociera? - spazioeco.it
Che fine fa il cibo avanzato nei buffet delle navi da crociera? - spazioeco.it









