Con pochi materiali comuni si può realizzare un lampadario artigianale usando vecchi centrini e un palloncino.
Un oggetto dimenticato nei cassetti delle nonne, i centrini di pizzo, può trasformarsi in un elemento d’arredo luminoso e scenografico, capace di dare nuova vita agli ambienti. La creazione di un lampadario con centrini è diventata una delle tecniche più sorprendenti del fai-da-te creativo, unendo manualità e riciclo. Bastano pochi oggetti: un palloncino gonfiabile, della colla vinilica, un pennello, centrini recuperati (magari da mercatini o dai cassetti della nonna), acqua e uno spago resistente per sospendere la struttura durante l’asciugatura. Il procedimento è semplice, anche per chi ha poca dimestichezza con lavori manuali.
Si comincia gonfiando il palloncino, che fungerà da stampo. Lo si sospende con lo spago sotto una mensola o una trave, in modo da poter lavorare comodamente su tutta la superficie. I centrini, uno per volta, vanno immersi in una miscela di colla e acqua (in proporzione circa 2:1), poi stesi delicatamente sulla superficie curva, sovrapponendoli leggermente per creare un effetto armonioso. Man mano che si procede, la sfera assume un aspetto elegante e quasi etereo, con le trame del pizzo che si fondono tra loro. È fondamentale lasciare un’apertura nella parte superiore, da cui poi passerà il cavo elettrico e il portalampada.
Asciugatura, rimozione e fissaggio: tutti i passaggi per un lavoro duraturo
Una volta coperto tutto il palloncino, tranne l’area lasciata libera in alto, si applica un’ulteriore mano di colla per consolidare la struttura. Il tempo di asciugatura può variare, ma servono almeno 24 ore, meglio se in un ambiente ben ventilato. Quando la sfera si presenta asciutta e rigida, si può scoppiare delicatamente il palloncino interno, rimuovendolo con calma attraverso l’apertura superiore. A questo punto resta solo la struttura in pizzo, compatta ma leggera.

Asciugatura, rimozione e fissaggio: tutti i passaggi per un lavoro duraturo – spazioeco.it
Per trasformarla in un vero lampadario servono pochi elementi: un portalampada con ghiera, un cavo elettrico, e una lampadina a LED. Il LED è l’unica scelta consigliata, perché non surriscalda la struttura, salvaguardando il tessuto e migliorando anche il consumo energetico. Il cavo va infilato nella sfera, la ghiera viene avvitata per mantenere la forma ben salda e la lampada è pronta per essere appesa. Il risultato è una lampada eterea, che proietta ombre delicate sulle pareti, rendendo l’ambiente accogliente e unico. Si adatta bene al soggiorno, alla camera da letto o a uno studio, in particolare negli spazi arredati in stile vintage o boho.
Variante a mezza sfera: più luce, meno peso e un design moderno
Per chi desidera una soluzione meno avvolgente, ma ugualmente scenografica, esiste anche la versione a mezza sfera. In questo caso i centrini vengono disposti solo sulla metà superiore del palloncino, lasciando completamente aperta la parte inferiore. Il vantaggio è doppio: si riduce il tempo di lavorazione e si ottiene una maggiore emissione di luce verso il basso, perfetta per zone lettura o per il tavolo da pranzo.
Questa variante si presta meglio a spazi più moderni, dove il contrasto tra il pizzo vintage e il design minimal può creare effetti visivi sorprendenti. Anche in questo caso, la struttura resta stabile grazie alla ghiera, ma l’aspetto finale sarà più leggero e geometrico. I giochi di luce e ombra, in particolare su pareti chiare, sono uno degli aspetti più apprezzati di questa soluzione: il pizzo agisce come un filtro naturale, diffondendo la luce in modo delicato.
Recuperare centrini in questo modo non è solo un esercizio estetico, ma anche un modo per dare nuova vita a oggetti carichi di memoria, trasformandoli in protagonisti di una casa attenta al dettaglio e alla sostenibilità. Basta un po’ di tempo, qualche accorgimento e un pizzico di creatività per ottenere un oggetto artigianale che nessun negozio può offrire.
Centrini dimenticati, ecco come farli diventare un lampadario - spazioeco.it






