Il colosso IKEA è finito nel mirino per presunti legnami da fonti non controllate: si teme l’uso di materiali non certificati, con conseguenze sulla sostenibilità della sua produzione.
Il gruppo svedese IKEA, noto in tutto il mondo per il suo arredamento accessibile e per l’immagine costruita intorno alla sostenibilità ambientale, si trova ora coinvolto in una controversia che potrebbe minare uno dei suoi pilastri comunicativi. Secondo fonti investigative indipendenti, una parte del legno utilizzato per la produzione dei mobili venduti nei suoi punti vendita globali proverrebbe da aree soggette a deforestazione illegale o da zone dove i controlli ambientali risultano deboli o assenti. Il caso, ancora in fase di accertamento, ha attirato l’attenzione di consumatori, associazioni ambientaliste e autorità di vigilanza.
Le falle nella filiera e il rischio per la reputazione del marchio
Le indagini, riportate da diverse testate e rilanciate da Asianet Newsable, indicano che alcune forniture di legno potrebbero non rispettare gli standard internazionali richiesti dalle certificazioni ambientali, come il marchio FSC (Forest Stewardship Council). IKEA ha sempre dichiarato di affidarsi a legname tracciato e certificato, ma la crescente domanda di mobili in legno a basso costo potrebbe aver spinto alcuni fornitori a ricorrere a canali non conformi.

Le falle nella filiera e il rischio per la reputazione del marchio – spazioeco.it
L’azienda, in una nota ufficiale, ha riconosciuto l’esistenza di segnalazioni e ha promesso piena collaborazione con le autorità competenti. IKEA ha inoltre ribadito il proprio impegno a favore di supply chain trasparenti e ha parlato di casi isolati, presentati come eccezioni e non come pratiche sistemiche. Il gruppo ha dichiarato di voler rafforzare i controlli interni e intensificare l’utilizzo di tecnologie per il tracciamento della materia prima, così da garantire una maggiore sorveglianza su ogni fase del processo produttivo.
Il danno potenziale però non riguarda solo l’immagine. In un mercato dove la consapevolezza ambientale è sempre più alta, l’eventuale conferma di uso improprio di risorse naturali potrebbe intaccare la fiducia dei consumatori. I clienti che scelgono IKEA proprio per l’impegno dichiarato verso la sostenibilità, si troverebbero a rivalutare le proprie scelte d’acquisto.
La sfida della sostenibilità tra certificazioni, controlli e nuove tecnologie
La vicenda mette in luce una questione ben più ampia: la complessità del tracciamento del legno a livello globale, soprattutto quando si parla di grandi volumi e mercati internazionali. Anche certificazioni come FSC o PEFC, oggi considerate punti di riferimento per la gestione forestale sostenibile, non garantiscono una copertura totale. In alcuni casi, i controlli risultano frammentari o aggirabili da fornitori poco scrupolosi, lasciando spazio a materiali provenienti da fonti illegali o non sostenibili.
Proprio per questo motivo, molti esperti indicano come necessario un salto tecnologico. Il ricorso a sistemi di tracciabilità digitale, come la blockchain, potrebbe offrire un nuovo livello di controllo, permettendo di monitorare l’intera filiera del legno con maggiore precisione. IKEA ha annunciato l’intenzione di investire in questi strumenti, ma non è ancora chiaro con quale tempistica o con quali criteri saranno applicati.
Intanto, l’attenzione dell’opinione pubblica resta alta. La combinazione tra una forte pressione sui costi di produzione e la richiesta crescente di mobili in legno può diventare un terreno fertile per compromessi ambientali. Per questo, secondo ambientalisti e analisti di settore, sarà cruciale che le grandi aziende come IKEA si muovano con trasparenza, pubblicando dati verificabili e coinvolgendo organismi indipendenti di controllo.
Il caso sollevato oggi potrebbe rappresentare un precedente importante per l’intero comparto dell’arredamento globale, costretto a ripensare i propri modelli produttivi per evitare impatti ambientali non più tollerabili.
Ikea, la scoperta choc sul legno dei mobili: di cosa sono fatti davvero - spazioeco.it












