Tra consigli tramandati e miti da sfatare, ecco come usare davvero bicarbonato, aceto e limone per un bucato ecologico e sicuro
Il bicarbonato di sodio, insieme a aceto, limone e acido citrico, è da anni al centro della cosiddetta rivoluzione green delle pulizie domestiche. Si tratta di ingredienti semplici, economici e presenti in quasi tutte le case, che offrono un’alternativa ai detersivi industriali spesso costosi o poco sostenibili. Ma quando si parla di bucato – e in particolare di lavatrice – serve fare chiarezza. Non tutto ciò che si legge online è corretto, e l’uso errato di queste sostanze può portare a risultati deludenti o, peggio, danni agli elettrodomestici.
L’idea che basti aggiungere un cucchiaio di bicarbonato a ogni lavaggio per ottenere capi perfetti è fuorviante. In realtà, l’efficacia del bicarbonato dipende dal tipo di tessuto, dalla temperatura dell’acqua e dal ciclo di lavaggio scelto. Funziona, ma solo se si rispettano dosi e modalità. E il discorso vale anche per aceto e acido citrico, spesso considerati intercambiabili ma con effetti molto diversi sul bucato e sull’ambiente domestico.
Come funziona davvero il bicarbonato in lavatrice (e perché non basta usarlo ogni volta)
La funzione principale del bicarbonato in lavatrice è ammorbidire le fibre e ridurre i cattivi odori, agendo come regolatore di pH. Ma non è un anticalcare, come spesso si pensa. Per mantenere efficiente la lavatrice, non basta aggiungerlo a ogni lavaggio. È più efficace fare un lavaggio a vuoto una volta al mese, usando mezza tazza di bicarbonato (circa 150 grammi), a temperature medio-alte. Questo contribuisce a pulire l’interno dell’elettrodomestico, ma non sostituisce del tutto l’azione dell’acido citrico contro il calcare.

Un altro impiego utile è nell’ammollo dei capi – spazioeco.it
Un altro impiego utile è nell’ammollo dei capi: sciogliendo circa 25 grammi di bicarbonato in acqua tiepida, i tessuti assorbono meglio il detersivo e risultano più morbidi dopo il risciacquo. Il bicarbonato ha un effetto “meccanico”: dilata le fibre e le rende più soffici, ma non contiene agenti chimici ammorbidenti. È perfetto per capi sportivi o biancheria da letto. Va però evitato sulla seta, poiché potrebbe rovinarne la texture.
Contro le macchie fresche, il bicarbonato agisce in combinazione con acqua fredda: va versato direttamente sulla zona da trattare e lasciato agire almeno un’ora prima del lavaggio. Se la macchia è vecchia, si può preparare una pasta densa con acqua e bicarbonato, lasciarla asciugare e poi spazzolarla via prima di mettere il capo in lavatrice. I risultati, sebbene non miracolosi, sono sorprendenti su cotone e fibre resistenti.
L’acido citrico, l’aceto e il limone: usi precisi e differenze da conoscere
Meno noto ma più potente, l’acido citrico è un vero alleato della lavatrice. Agisce come ammorbidente, anticalcare e persino brillantante, se dosato correttamente. La soluzione più efficace è al 15-20%, da preparare sciogliendo 150-200 grammi in un litro d’acqua distillata. Questa miscela può essere versata direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente, nella quantità di 100 ml a ciclo. La sua azione non è profumata né visibile subito, ma migliora sensibilmente il ciclo di risciacquo e previene i depositi calcarei nel cestello.
Una volta al mese è utile avviare un lavaggio a vuoto ad alta temperatura, con un litro di soluzione all’acido citrico versato direttamente nel cestello. Il risultato? Una lavatrice pulita e senza odori, pronta per lavaggi più efficaci. In alternativa, con piccole quantità, può essere usato anche come brillantante naturale.
Diverso il discorso per l’aceto, rimedio della nonna tanto citato quanto controverso. È utile per igienizzare tessuti come i materassi, in combinazione con il bicarbonato, ma va usato con moderazione in lavatrice. L’acido acetico, infatti, può corrodere nel tempo le guarnizioni e i tubi in gomma dell’elettrodomestico. Se proprio si sceglie di usarlo, è meglio limitarlo ai lavaggi a vuoto.
Il limone, infine, ha una tradizione lunga nella cura dei tessuti delicati. È consigliato per il lavaggio a mano di lana e seta: bastano 2 limoni per ogni litro d’acqua, lasciando in ammollo i capi per diverse ore. Il suo potere è leggero ma efficace: ravviva i colori, elimina odori e rende la lana più elastica. Non va mai usato puro direttamente sulla stoffa.
Chi desidera profumare i detersivi naturali può aggiungere qualche goccia di olio essenziale, preferibilmente agli agrumi, balsamico o lavanda. Importante: le soluzioni fai-da-te vanno sempre conservate in contenitori etichettati, al riparo da luce e calore, e agitate prima dell’uso.
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